Prandelli saluta i fiorentini "Grazie, vi porterò nel cuore"

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view post Posted on 3/6/2010, 19:54

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FIRENZE, 3 giugno 2010 - Cesare Prandelli ha scelto di scrivere una lettera per salutare Firenze e i tifosi della Fiorentina nel giorno della rescissione del contratto, primo passo per poter diventare c.t. della Nazionale. L' ex tecnico viola scrive, tra l'altro, "a chi ci ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola a una finestra; a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene..." e "A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po' malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore. Cesare". La lettera scritta da Prandelli è un lungo elenco di destinatari di un saluto accorato in cui ripercorre tante tappe dei cinque anni in viola. Un pensiero c'è anche per i suoi giocatori, quelli che lui definisce "chi ha corso".

il testo — Questo il testo integrale della lettera. "A chi mi incontra per strada e mi chiama Cesare; a chi ha preso la pioggia, il sole, il vento al Franchi; a chi ha fatto le vacanze a Folgaria, a Castelrotto e a Cortina; a chi ha pianto per un rigore sbagliato o per la gioia di Anfield; a chi ha creduto come me e si è emozionato per una solitaria bandiera viola a una finestra; a chi ha pensato che, nonostante sbagliassi qualche cambio, ero comunque una persona per bene; a chi ha saputo capire e apprezzare il significato del silenzio; a chi ha fatto centinaia di chilometri per dire 'Io c'ero', quelli di Verona, di Torino e che hanno pianto di gioia con noi; a quelli che ci aspettavano all'aeroporto la notte per cantare 'forza viola'; a chi urlava 'falli correre' e a chi ha corso; a chi mi diceva, toccandomi ogni volta l'anima, 'Grande Mister, uno di noi oppure 'quando parlo con te è come se parlassi con un parente, fratello, zio cugino, padre non fa differenza. A tutti, a Firenze con la sua eleganza un po' malinconica, la sua diffidenza e la sua generosità, devo dire solo due cose: grazie e vi porterò sempre nel mio cuore. Cesare".
 
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