| PALERMO, 8 maggio 2010 – Il Renzo Barbera tutto esaurito da inizio settimana, una città che si mobilita, un presidente che fa appello alla Santa Patrona per ottenere i tre punti decisivi e soprattutto la storia dietro l’angolo. Tutto questo è Palermo-Sampdoria vista nell’ottica rosanero.
Maurizio Zamparini presente del Palermo. LaPresse
Maurizio Zamparini presente del Palermo. LaPresse
calcio e preghiere — Lo spauracchio Cassano e il bomber Pazzini, il rimpianto ex Delneri e super Storari. Per centrare il sogno Champions League (sarebbe la prima volta nell’ultracentenaria storia rosanero) prima va battuta la Samp. Il presidente Maurizio Zamparini ci crede: “Sono fiducioso, l’ambiente è pronto e carico”. Il friulano è in città ma domani non sarà allo stadio, preferirà il solito giro in taxi per Palermo. Per non lasciare nulla d’intentato chiama l’aiuto dall’alto: “Anche la Samp come noi merita la Champions, ma domani il nostro vantaggio sarà Santa Rosalia”. Lei, la Santa, liberò Palermo dalla peste 400 anni fa, oggi Zamparini vuole proseguire l’opera e regalare alla città il trionfo più bello. Dall’alto Delio Rossi e i suoi avranno, chissà, l’aiuto di Rosalia, attorno, di sicuro, quello dei 35mila tifosi di un Barbera che mai come oggi sembra piccolissimo per una città piena di calore e speranza.
la partita — E proprio al pubblico si rivolge l’appello del tecnico di Rimini: “Spero che i nostri tifosi ci sostengano per 95 minuti, noi sapremo trasformare il loro amore in energia positiva”. In campo pochi dubbi, forse un solo ballottaggio con Cavani in vantaggio su Hernandez come seconda punta accanto a Miccoli, Rossi sa che non si può sbagliare: “Avremo solo un risultato su tre a disposizione, la vittoria (la Samp è avanti di due punti in classifica, nda). Bene, giocheremo per quello e comunque sono fiducioso, secondo me disputeremo una grande gara”. L’attesa è tanta, anche per uno compassato come Rossi: “Contro i liguri non ci sarà una partita ma “la” partita, una gara storica per il Palermo. Spero solo non sia l’unica ma la prima di tante altre”. E con lui lo sperano tutti i palermitani.
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