| MILANO, 8 maggio 2010 - Bayern, uno "titulo". Il primo dei tre sabati che decideranno quanti trofei finiranno nella bacheca bavarese si conclude con una grande festa a Berlino per la squadra di Van Gaal, da oggi matematicamente campione di Germania. Un trionfo già deciso da una settimana e conquistato ufficialmente con la vittoria in casa dell'Hertha per 3-1, nell'ultima giornata della Bundesliga. Così, il Bayern alza il Meisterschale per la 22ª volta nella sua storia, lasciando a -5 lo Schalke 04 (0-0 a Mainz per gli uomini di Magath). Sabato prossimo, i nuovi padroni del calcio tedesco cercheranno di portare a casa il secondo trofeo: per farlo, dovranno battere il Werder Brema nella finale della coppa nazionale. E poi, naturalmente, partirà la rincorsa all'eventuale "tripletta", o quanto meno alla vittoria della Champions League.
mou in tribuna — Il 22 maggio il Bayern se la vedrà con l'Inter, altra squadra a caccia del "triplete". Intanto, è José Mourinho a vedersi il Bayern: in tribuna, all'Olympiastadion di Berlino, c'è anche lo Special One, che si porta avanti e raccoglie materiale sugli avversari del Bernabeu. Difficilmente Mou avrà annotato sul suo taccuino i nomi di Olic e Robben, personaggi fin troppo noti in questa stagione straordinaria per il club bavarese. Sono ancora il croato e l'olandese a entrare nel tabellino dei marcatori e ad affondare l'Hertha. Olic sblocca il risultato con un perfetto diagonale rasoterra, servito da Robben. Poi, dopo il momentaneo pareggio di Ramos (solita dormita della difesa del Bayern), il giustiziere di Fiorentina, Manchester Utd e Lione si mette in proprio: prima segna il 2-1 con una botta dal limite, poi trova anche il 3-1 ribadendo in rete un tiro deviato di Contento, respinto dalla traversa.
ancora van gaal — L'Hertha, ultima e già retrocessa, non può opporre altra resistenza. Al fischio finale, partono dunque le celebrazioni bavaresi. Van Gaal, che si mette in tasca il secondo campionato vinto consecutivamente (l'anno scorso regalò l'Eredivisie all'Az Alkmaar), fa la doccia con la birra. Una scena davvero impensabile solo qualche mese fa: prima della sfida di Champions con la Juve, disputata a Torino nell'ultima giornata della fase a gironi, il tecnico olandese sembrava pronto per l'esonero, perché la sua squadra stentava in campionato ed era sull'orlo dell'eliminazione in Europa. Vinto quel match, la stagione del Bayern ha avuto una svolta. In Bundesliga, il testa-a-testa con lo Schalke si è risolto positivamente, mentre in Champions sono arrivati colpi di fortuna in serie, che hanno agevolato il cammino verso la finale di Madrid, raggiunta comunque con merito.
hannover salvo per enke — L'ultimo turno di campionato aveva parecchio da dire anche in chiave coppe europee e retrocessione. Al Werder Brema basta un pareggio interno per 1-1 con l'Amburgo per assicurarsi il terzo posto che vale i preliminari di Champions. In Europa League vanno Bayer Leverkusen (1-1 a Moenchengladbach), Borussia Dortmund (sconfitto 3-1 a Friburgo) e Stoccarda (1-1 in casa dell'Hoffenheim). L'Hannover domina lo scontro-salvezza a Bochum: un 3-0 che vale la salvezza (dedicata a Robert Enke, portiere suicida) e condanna alla retrocessione i padroni di casa. Il Norimberga batte l'1-0 il Colonia e farà il playout con l'Augsburg, attualmente terzo in Bundesliga.2. Nella prossima stagione, giocheranno in Bundesliga Kaiserslautern e St. Pauli.
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