Mou risponde a Ranieri "Io lavoro e so vincere"

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view post Posted on 8/5/2010, 17:28

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MILANO, 8 maggio 2010 - Non si è fatta attendere la risposta di José Mourinho a Claudio Ranieri, che oggi lo aveva attaccato in conferenza stampa. Mourinho, che è a Berlino per vedere la passerella del Bayern Monaco, affida la sua risposta al un comunicato sul sito uficiale.

la risposta — Queste le parole di Mou: " "Premesso che la Roma mercoledì sera avrebbe dovuto terminare la partita in sei, visto e considerato che Mexes, Totti, Perrotta, Taddei e Burdisso hanno fatto il necessario per meritare le sanzioni che non gli avrebbero permesso di restare più tempo in campo, oggi si è parlato di come si motivano i giocatori. Lo si fa tutti i giorni con il lavoro del gruppo, allenamento dopo allenamento. Non si fa certo facendo vedere un film alla squadra prima di una finale di coppa. I giocatori sono professionisti seri, non vanno trattati come bambini. Noi abbiamo preferito lavorare sul campo e abbiamo studiato a fondo la Roma e i suoi punti deboli. Se prima di una partita metto la squadra a guardare "Il Gladiatore", i miei giocatori si mettono a ridere o chiamano il dottore chiedendogli se sono malato". "Non credo di essere un fenomeno - prosegue il portoghese -, però ho lavorato tanto per aiutare la mia squadra. Non ho mai pianto, ho sempre lavorato duramente per ottenere i risultati con i miei giocatori. Prima della finale di Tim Cup ho visto sei partite della Roma per trovare i loro punti deboli, lavorandoci diciotto ore, perchè ogni partita sulla quale lavoro al computer mi impegna per tre ore circa. Dopo ho passato tante altre ore selezionando le parti che mi servivano e lavorandoci sopra con i vari programmi utili al mio lavoro. Certo che è più facile scegliere un film da proiettare prima della gara, ma Ranieri ha dimenticato che i suoi giocatori sono dei campioni e non dei bambini". "Non ho mai detto di essere un fenomeno - conclude -, pero' non è certo colpa mia se, nel 2004, dopo essere arrivato al Chelsea e aver chiesto perchè stavano cambiando Ranieri, mi hanno risposto che volevano vincere e con lui non sarebbe mai capitato. Di questo io non proprie ho colpe".

Mario Balotelli. Ansa
Mario Balotelli. Ansa

match ball — Intanto domani sarà l'ultima uscita stagionale a San Siro, ma anche il primo possibile match-ball per lo scudetto. Certo, serve un errore della Roma per festeggiare, ma se la squadra di Ranieri non vince e Zanetti e compagni battono il Chievo, lo scudetto potrà arrivare già domani. Dopo una settimana di polemiche, si torna quindi al campo, cercando di dimenticare il duello verbale con la Roma, i deferimenti e magari anche il calcione di Totti a Balotelli.

tutti all'attacco — Quello che l'Inter non vuole dimenticare, invece, è il ritorno su buoni livelli e all'interno del gruppo compatto di Mario Balotelli: il giovane attaccante potrebbe essere rilanciato domani nella formazione titolare, in un 4-2-3-1 ancora più offensivo del solito, visto che il posto di Sneijder, stavolta non convocato e quindi impossibilitato a fare recuperi miracolosi, dovrebbe essere preso da Pandev. Mario ripartirà dalla fascia sinistra, come a Roma, dietro a Milito. A destra ci sarà Eto'o, ma i riflettori saranno ancora su SuperMario, che già due anni fa, con Mancini in panchina, segnò gol fondamentali per lo scudetto. Contro il Chievo potrebbe riprovarci, anche per chiudere, almeno fino a fine stagione, tutti gli incidenti diplomatici, e garantirsi un ruolo da protagonista, o almeno coprotagonista, nella finale di Madrid. Finale che salterà Thiago Motta, squalificato, che invece domani sarà al suo posto a centrocampo, con Cambiasso, a proteggere una difesa in cui Materazzi sarà confermato titolare per le contemporanee assenze di Lucio e Cordoba.
 
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