Roma, la rivoluzione Ranieri non si ferma solo ai cambi

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view post Posted on 23/4/2010, 15:51

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ROMA, 23 aprile 2010 - Cassano lo ha detto con la sua solita chiarezza: "Ranieri ha dimostrato di avere due cocomeri sotto". E il riferimento, neanche a dirlo, è alla sostituzione di Totti e De Rossi nell'intervallo del derby. Ranieri, che a quattro giornate dalla fine può vantarsi di aver portato la Roma in testa alla classifica, non ha però solo questo merito. Si fa rispettare, certo, ma ha fatto molto altro. Prendiamo la formazione che dovrebbe scendere in campo domenica sera contro la Samp. Alcuni giocatori, all'inizio di questa stagione, non sembravano all'altezza di una squadra che vuole competere per qualcosa di importante. Ranieri li ha visti, studiati, conosciuti ed è stato in grado di tirar fuori il meglio da ognuno.

una difesa ritrovata — Troppo facile parlare di Julio Sergio, che probabilmente avrebbe avuto fortuna chiunque fosse stato in panchina. Prendiamo Cassetti: l'esterno ha vinto nettamente il ballottaggio con Motta, è diventato affidabile e ha segnato anche due gol (al derby di andata e contro l'Atalanta) che sono valsi sei punti. Non male. Con l'allenatore romano è poi esploso Burdisso, scarto dell'Inter diventato titolare fisso accanto a Juan, altro rigenerato dalla cura Ranieri. Nel caso del brasiliano i progressi non sono dovuti soltanto a motivazioni e tattica: Juan è tornato quello di una volta perché Ranieri lo ha saputo aspettare. Rispetto al passato, sono stati infatti più lunghi i tempi di recupero dopo gli infortuni. Juan è andato a curarsi a Cosenza e superato il trauma ha ripreso a lavorare con il gruppo lentamente, senza mai forzare. E la pazienza di Ranieri è stata premiata. Anche Riise è maturato moltissimo: nella parte centrale di questo campionato è stato proprio il rosso norvegese a trascinare i giallorossi e anche se adesso è lievemente in calo, resta ormai un punto fermo della squadra.



scommesse vinte — Diciamo che De Rossi e Pizarro si sono sempre mantenuti ad alti livelli. Ma Perrotta? L'azzurro campione del mondo all'inizio della stagione era quasi irriconoscibile. Poca corsa, poca grinta, poco tutto. Con il lavoro e gli stimoli giusti anche Perrotta è tornato Perrotta. Oggi si è allenato in palestra e domenica si gioca un posto con Taddei alle spalle di Totti, accanto a Vucinic (uno che quest'anno per la prima volta supera il capitano nella classifica dei marcatori giallorossi) e Menez. Ecco, il francese è stato uno dei maggiori investimenti della Roma degli ultimi anni (è stato pagato 10,5 milioni) ed era reduce da una prima stagione disastrosa. Ranieri non lo ha amato da subito. Ma ha saputo comprenderlo, lo ha aspettato e adesso raccoglie. E raccoglie bene.
 
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