Inter, Balotelli guastafeste Mou: "Mario sabato gioca"

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view post Posted on 21/4/2010, 13:53

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MILANO, 21 aprile 2010 - Forse è una cosa scaramantica, forse lo fanno apposta ed è tutto un teatrino. Fatto sta che nelle imprese di coppa dell’Inter c’è sempre il diversivo Balotelli. L’impresa di Londra è preceduta dal giallo dell’aereo (Mario sta arrivando a chiedere scusa? Macché...), la vittoria sui migliori al mondo, invece di scatenare la festa del giovane attaccante, ne scatena l’ira funesta, e la definitiva rottura col pubblico.

TELENOVELA, NUOVA PUNTATA — Mourinho non esita e nel giorno del trionfo sui campioni si toglie anche alcuni sassolini: "Prima ero io lo stupido che non sapeva gestirlo. Ora tutti si sono accorti. Ma sabato gioca, e spero che abbia capito come farsi perdonare dal pubblico". Insomma, stavolta niente pugno di ferro: Mou non può più perdere tempo in battaglie psicologiche, vuole chiudere la questione e rimandarlo subito in campo. Tanto ormai la gente è dalla sua parte, e magari un sussulto di orgoglio di Supermario basterà per piegare l’Atalanta.

GLI ESEMPI — Per spiegare perché capisca il pubblico, il tecnico fa un confronto: "Milito è uscito coi crampi, Pandev è uscito coi crampi, altri non sono potuti uscire perché erano finiti i cambi. Siamo usciti tutti morti, uno no". Ecco, gli esempi non mancano per il ragazzo: nell’Inter che a Barcellona partirà con due gol di vantaggio (ma non può perdere 2-0) c’è chi corre anche per lui. L’intensità era fondamentale per mettere in crisi il Barcellona, l’intensità non è mai mancata, neanche durante l’assedio finale. Maicon ci ha rimesso un dente, alcuni rientri di Eto’o sono stati impressionanti, perché erano volate degne di un contropiede per la vittoria, la costanza con cui Milito rincorreva palloni che parevano persi, o con cui dettava passaggi e riciclava palle sporche facevano meno impressione solo perché il pubblico interista ormai è abituato al suo moto perpetuo.

MADRID PRENDE FORMA — L’Inter è a un passo dalla finale di Madrid: non è un passo facile, ma alzi la mano il tifoso interista che non avrebbe firmato per un risultato così, stasera. E alzi la mano chi, dopo il balbettante girone iniziale, avrebbe scommesso su cinque vittorie di fila nella fase a eliminazione diretta (diventano sei con quella del Rubin, un record storico). Ora anche la rincorsa in campionato e le sue polemiche (ieri Mou se l’è presa con le mancate squalifiche post derby) saranno guardate con più leggerezza. Paradossalmente, sapere di avere tanti impegni in vista potrebbe non essere un peso. Si gioca spesso? C’è il turnover, c’è Balotelli che ha una voglia matta di giocare. Beh, forse no, ma qualche soluzione si troverà.
 
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