Anthony e LeBron partenza da numeri 1

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view post Posted on 18/4/2010, 13:13

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NEW YORK, 18 aprile 2010 – Cleveland travolge Chicago nella sfida che inaugura i playoff 2010 (tutte serie al meglio delle 7 partite). Carmelo Anthony con 42 punti regala a Denver il successo su Utah, Boston senza freni negli ultimi 19’ riesce a rimontare 14 punti a Miami. Tutto facile per Atlanta con Milwaukee, nonostante 34 punti di Brandon Jennings.

LeBron James affonda una schiacciata imperiosa. Reuters
LeBron James affonda una schiacciata imperiosa. Reuters

Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 93-86
“Abbiamo il look dei campioni”. LeBron James ha una voglia matta di mettersi un anello al dito, e con lui tutta Cleveland. I Cavs battono Chicago nella gara che inaugura i playoff 2010, dominando nel primo tempo e controllando nella ripresa. anche se concedono agli avversari di tornare a -7 da meno -22. Reduce da 4 partite da spettatore, l’Mvp in carica è ben supportato dai compagni: Shaquille O’Neal, al rientro dopo quasi due mesi ai box, gioca 24’ ma contribuisce con 12 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate, Antawn Jamison e Mo Williams mettono a referto una doppia doppia ciascuno e Anderson Varejao raccoglie 15 rimbalzi dalla panchina. Grazie al brasiliano i Cavs dominano sotto canestro, rifilando un netto 50-38 ai migliori rimbalzisti della regular season, fermati da 12 stoppate e con tre soli giocatori in doppia cifra. Cleveland vola già nel primo quarto, chiuso sul 32-18, e grazie a 9 punti nel secondo parziale di LeBron torna negli spogliatoi avanti 56-41, con Derrick Rose (12 punti e 7 assist) unico Bulls a tentare di resistere. I Cavs arrivano sul 68-46 a 8’37” dalla terza sirena, ma Chicago risponde con un 12-0 (6 punti sono di Rose) e riapre la sfida a 2’35” da fine parziale. Il vantaggio si riduce a 7 punti (78-71) a 7’25” dalla fine, i Cavs però riprendono a marciare e per Chicago non c’è più speranza, nonostante Rose diventi il primo Bulls dopo Michael Jordan (2 giugno 1993) a chiudere una gara di playoff con almeno 25 punti, 5 rimbalzi e 10 assist.
Cleveland: James 24 (9/18, 0/1, 6/7 tl), M. Williams 19, Jamison 15. Rimbalzi: Varejao 15. Assist: M. Williams 10
Chicago: Rose 28 (13/26, 0/2, 2/2 tl), Deng 12, Noah 10. Rimbalzi: Noah 8, Hinrich 8. Assist: Rose 10

Atlanta Hawks-Milwaukee Bucks 102-92
Un tempo quasi perfetto, l’altro passato a tenere sotto controllo il ritorno avversario. E’ così che Atlanta batte Milwaukee, facendo valere il fattore campo nel match che apre la serie tra la terza e la sesta della Eastern Conference. Gli Hawks, alla 14ª vittoria interna consecutiva, tirano col 53,9% dal campo e spediscono sei giocatori in doppia cifra (i titolari più Crawford): nel primo tempo, chiuso con 62 punti, i ragazzi di Mike Woodson hanno martellato col 62%. Ai Bucks invece non basta Brandon Jennings in formato superstar: l’ex Roma sforna 34 punti nella prima gara di postseason della sua carriera (quarta miglior performance di sempre per un rookie al debutto), ma è troppo solo perché Milwaukee possa credere nell’impresa. “Senza Andrew Bogut devo tornare a giocare come facevo a inizio stagione – ha raccontato Jennings -: devo essere più aggressivo se vogliamo avere una chance di vincere”. Atlanta mette insieme 20 punti di vantaggio (32-12) già a 49” dalla prima sirena, dove arriva senza nemmeno un turnover e tirando 15/23. Stessa musica nel secondo quarto, e i padroni di casa tornano negli spogliatoi avanti di 22 (62-40) nonostante Jennings abbia già messo insieme 20 punti. Il rookie guida con 12 punti nel terzo parziale la riscossa di Milwaukee, capace di ridurre il gap a sole 7 lunghezze (77-70) a 36” dalla terza sirena. Bibby con una tripla riavvia gli Hawks, e gli ospiti non riescono ad avvicinarsi ulteriormente, anche perché la vena di Jennings si esaurisce e gli altri non incidono (solo Salmons e Ilyasova, oltre al play, in doppia cifra).
Atlanta: Johnson 22 (10/19, 0/2, 2/2 tl), Bibby 19, Crawford 17. Rimbalzi: Josh Smith 10. Assist: Johnson 5
Milwaukee: Jennings 34 (10/19, 4/6, 2/4 tl), Salmons 16, Ilyasova 11. Rimbalzi: Thomas 9. Assist: Jennings 3

Paul Pierce cerca l'assist nella difesa Miami schierata. Epa
Paul Pierce cerca l'assist nella difesa Miami schierata. Epa

Boston Celtics-Miami Heat 85-76
In mezzo ai guai serve il carattere. E i Celtics di carattere ne hanno da vendere. Kevin Garnett e compagni surclassano Miami negli ultimi 19’, rimontando da -14 e centrando il primo successo nella serie. A rovinare la festa una rissa scoppiata vicino alla panchina degli Heat a 40” dalla fine, risolta con l’espulsione di Garnett per una doppia gomitata a Quentin Richardson. “Non ricordo di aver preso nessuno a gomitate – ha detto KG dopo la gara -, solo di essere stato strattonato. Pierce era a terra che si toccava la spalla, e Richardson stava sopra di lui e lo insultava. Gli ha mancato di rispetto”. La chiave della rimonta dei Celtics è la difesa: Miami chiude col 39,7% dal campo, sparacchiando 6/31 negli ultimi 19’, con Tony Allen che mette la museruola a Wade e Glenn Davis dominatore assoluto sotto canestro con 7 rimbalzi nell’ultimo parziale, in cui Boston concede solo 10 punti agli avversari. Gli Heat chiudono avanti sia il primo (29-28) che il secondo quarto (44-41), poi cambiano passo nei primi 5’ della ripresa, quando Wade sforna 9 punti e a 7’03” dalla sirena porta i suoi sul 61-47. Toccato il fondo, Boston si ricorda di essere una grande squadra: Pierce chiude il parziale con 9 punti e riporta i suoi sotto 66-64. Il pari arriva sul 68 a 9’41” dalla fine, nel mezzo di un break che porta i Celtics sull’81-71 a 1’46” dalla sirena. Wade accorcia con due canestri di fila, ma dopo la rissa gli Heat non trovano più la retina, complici tre errori al tiro e la settima palla persa di Flash.
Boston: Pierce 16 (3/10, 1/2, 7/8 tl), Garnett 15, T. Allen 14. Rimbalzi: Garnett 9. Assist: Rondo 10
Miami: Wade 26 (11/14, 0/4, 4/6 tl), Richardson 15, O’Neal 8. Rimbalzi: O’Neal 9. Assist: Wade 6

Denver Nuggets-Utah Jazz 126-113
One man show. Carmelo Anthony infila il massimo in carriera nei playoff, trascinando Denver alla vittoria su Utah nella gara che apre la serie tra due squadre che hanno chiuso la regular season con lo stesso record (53-29, i Nuggets hanno il vantaggio del campo grazie agli scontri diretti). Melo sforna 27 punti nella ripresa, 12 nell’ultimo parziale, quello della svolta, dove a dargli una mano ci sono 18 punti di J.R. Smith. Utah avrebbe un’arma per contrastare Anthony: Andrei Kirilenko, inutilizzabile però dopo il terzo infortunio consecutivo al polpaccio sinistro che gli costerà l’intera serie. Jerry Sloan, che ha recuperato Carlos Boozer, rischia di dover fare a meno anche di Mehmet Okur, fuori nel secondo quarto per un problema al tendine d’Achille sinistro che non pare di poco conto. Ma i Jazz hanno comunque i cerotti: problemi fisici nel secondo tempo anche per C.J. Miles. "Gli infortuni - commenta Deron Williams - sono un problema per tutti in questa Lega. Peccato che a noi capitino sempre nel momento sbagliato". Denver tira col 57,1%, Utah col 54,7% ma la differenza la fanno i rimbalzi: i Nuggets dominano 42-31, raccogliendone 10 (contro 4) sotto il canestro avversario. I padroni di casa sono avanti 30-25 dopo i primi 12’ grazie a 13 punti di Anthony, ma Utah torna non molla e all’intervallo si ritrova sotto 57-56 solo a causa di due liberi di Nené a 15” dal riposo. L’equilibrio resiste fino a 10’52” dalla fine: col match sul 90 pari, Smith infila tre triple di fila e un layup regalando ai suoi il 101-93. Utah torna a -4 con Matthews (102-98), ma Anthony e Smith trascinano Denver a +11. Con i Jazz alle corde senza un vero centro, i Nuggets arrivano anche a +16 (120-104) e a 3’13” dalla fine mettono il risultato al sicuro.
Denver: Anthony 42 (16/20, 2/5, 4/4 tl), Smith 20, Nené 19. Rimbalzi: Martin 12. Assist: Billups 8
Utah: Williams 26 (7/11, 1/4, 9/13 tl), Boozer 19, Miles 17. Rimbalzi: Millsap 10. Assist: Williams 11
 
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