È il derby della difesa Spazio a Dias e Juan

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view post Posted on 14/4/2010, 15:22

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ROMA, 14 aprile 2010 - Lazio e Roma preparano la battaglia. Il derby stavolta conta sul serio, in ballo ci sono la tranquillità della salvezza e una bella fetta di scudetto. Zarate e Totti, Floccari e Toni, Rocchi e Vucinic, ma anche (e forse soprattutto) due difese che finora hanno subito lo stesso numero di gol, 36. Lazio e Roma sono quarte nella classifica delle porte meno violate, dopo Inter, Milan e Chievo. Merito anche di due brasiliani, che nel 2002 al Flamengo incrociarono le loro storie: Dias e Juan.

Andre Dias, 30 anni, a segno a Bologna. Ansa
Andre Dias, 30 anni, a segno a Bologna. Ansa

DIAS, LA SCOPERTA — Dategli un occhio: Andre Dias può essere l’uomo derby che non t’aspetti. Primo indizio: in area avversaria fa paura. Il Milan s’è salvato, il Bologna lo sta ancora cercando. Secondo indizio: è in grande forma, ha capito Reja, l’Italia, la Lazio. Ora resta solo da vedere se ha capito pure il derby. Sarebbe il terzo indizio, la prova che siamo davanti a un acquisto azzeccato. Reja, in questo senso, non ha più dubbi ed è pronto a lanciarlo anche nel derby. Lazio-Roma è stata per anni una sfida nella sfida, quella tra gli argentini biancocelesti e i brasiliani giallorossi. Dias si troverà di fronte un bel po’ di connazionali, tra cui ovviamente Juan. Stesso ruolo e un passato quasi in comune, con un testimone passato in corsa: era il 2002, Juan lasciò il Flamengo per l’Europa, per il Bayer Leverkusen. Al suo posto dal Paranà arrivò Dias. I due non hanno mai giocato insieme, ma si conoscono. E si stimano. Un paio di mesi fa Juan, in un’intervista, fece pubblicamente i complimenti alla Lazio per l’acquisto di Dias: "È un difensore forte e dai piedi buoni". Un difensore che piace tanto a Reja per il suo senso dell’anticipo e la sua bravura con i piedi nell’impostare l’azione.

Juan in pressing su Tommaso Rocchi . Ap
Juan in pressing su Tommaso Rocchi . Ap

juan, uomo simbolo — La Roma intanto si gode Juan. Il brasiliano sta bene e lotterà nel derby: dopo aver saltato la gara con l’Atalanta per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra, ieri si è allenato con il resto della squadra. Juan è uno dei simboli del nuovo corso romanista. Dopo una stagione segnata da infortuni e cadute improvvise — su tutte, l’uscita dal campo in Roma-Arsenal al 28’ del primo tempo dopo aver portato i giallorossi in vantaggio al 9’ —, la svolta. Un ribaltone in due mosse. La prima è stata quella di effettuare una serie di esami per capire l’origine dei suoi guai. Successivamente, si è affidato alle cure di un fisioterapista di fiducia. La seconda mossa ha coinciso con l’arrivo di Ranieri. Il nuovo staff ha criteri di lavoro ben diversi rispetto a quelli dell’epoca spallettiana. Si possono riassumere in uno slogan: meno palestra, più campo. D’incanto, la situazione è cambiata e il difensore brasiliano ha potuto giocare con continuità. Sarà un caso, ma con Juan a pieno regime la difesa romanista è migliorata. Era la banda del buco, è diventata un reparto affidabile. E ora Juan ha una nuova missione: fermare l’attacco della Lazio.
 
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