Del Piero: "Voglio il 4° posto E i due scudetti tolti"

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view post Posted on 1/4/2010, 17:27

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VINOVO (To), 1 aprile 2010 – Il quarto posto non è un miraggio. Alessandro Del Piero ha le idee chiare, vuole giocarsi la prossima Champions e rivuole indietro i due scudetti, quelli tolti alla Juve dalle sentenze di Calciopoli. Ai microfoni di Juventus Channel il capitano bianconero fa il punto della situazione juventina e spera in una maglia ai prossimi Mondiali.

QUARTO POSTO E SCUDETTI — “Nella nostra testa abbiamo solo l’obiettivo del quarto posto. Questo campionato non sta andando come volevamo e il giudizio non può essere positivo. Ma siamo ottimisti, pensando positivo potremo recuperare le energie di cui quali abbiamo bisogno adesso. Gli scudetti tolti alla Juve? Negli ultimi giorni ci sono state dichiarazioni che fanno pensare a qualcosa di diverso dalle sentenze. Quei due scudetti noi ce li sentiamo orgogliosamente nostri per come li abbiamo vinti sul campo e mi auguro che vengano riconosciuti anche a livello globale. Ma queste sono speranze e idee, dobbiamo attenerci ai fatti e solo quando cambieranno questi fatti potremo gioire oppure no”.

STAGIONE DIFFICILE — “La delusione dei tifosi è anche la nostra delusione. Nessuno di noi è contento della situazione attuale, ma dobbiamo cercare di stare uniti per poter sorridere tutti insieme alla fine della stagione. stiamo aspettando il momento di sorridere ancora, speriamo sia l'anno prossimo. Gli infortuni? Sono parte del nostro mestiere. Ma è vero che quest'anno hanno condizionato non poco la nostra stagione. È una cosa di cui ci stiamo occupando per non ritrovarci così anche l'anno prossimo”.

Per lui quest'anno nove gol. LaPresse
Per lui quest'anno nove gol. LaPresse

MONDIALI — “La convocazione è una conseguenza di quello che si fa nel campionato. La mia concentrazione è esclusivamente rivolta alla Juve. Spero che le scelte dell'allenatore siano le più giuste per l'Italia e spero di far parte di quel gruppo. Quante chance ha l’Italia? È molto difficile ripetere il successo del 2006, deve essere tutto perfetto in quel mese e mezzo. Però l'Italia ha le potenzialità per farcela”.

FIDUCIA A ZAC — “Il suo impatto iniziale è stato molto positivo. È una persona di grande spessore e un grande allenatore. È un amante della sua professione e questo traspare da tutto quello che fa. Il futuro? Non sono io che decido. La nostra attenzione è dedicata al presente. Al futuro ci pensa la società, magari sarà ancora con Zaccheroni”.
 
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