MILANO, 1 settembre 2010 - La domanda è lecita? Che Milan sarà? I botti sul finire del calciomercato hanno improvvisamente cambiato la direzione del vento. Dopo Yepes, Papasthatopoulos, Amelia, quando tutto sembrava mestamente finito, è arrivata la sostanza di Kevin Prince Boateng (tra i due fratelli quello che ha preferito giocare nel Ghana) e l'immensa classe di Zlatan Ibrahimovic e Robinho. Arrivi destabilizzanti, al punto che Marco Borriello già domenica sera contro il Lecce pensava a un nuovo futuro, mentre Huntelaar non era stato nemmeno convocato. Addii inevitabili: la Roma per il primo, lo Schalke 04 per l'olandese. Ma adesso viene il bello. Dopo il brillante 4-0 della prima di campionato, tra l'altro con gli stessi uomini dellla passata stagione, Massimiliano Allegri dovrà studiare le mosse per portare il Milan molto in alto. Così come sottolineato da Silvio Berlusconi, secondo cui adesso non esistono più alibi: il tecnico dovrà riportare scudetto o Champions nella bacheca rossonera.
tutti insieme? — Che Milan sarà quindi? Allegri sogna un attacco atomico. Magari tutti insieme per dare spettacolo. Per esempio il 4-2-3-1, con Pato, Robinho e Ronaldinho alle spalle di Ibra. Roba da far tremare qualsiasi difesa. Un cocktail esplosivo di classe e potenza, che piacerebbe molto all'ex Leonardo, profeta del 4-2 e fantasia. Ma anche nel 4-3-3, modulo preferito da Allegri, con Pato e Ibra punti di riferimento e uno fra Robinho e Dinho. Attacco fulminante, ma con qualche rischio di sbilanciamento per la difesa. Ecco perché servirà correre e raddoppiare nella fase difensiva del gioco, come predicato da sempre dall'ex allenatore del Cagliari.
l'entusiasmo di pirlo — L'arrivo di Ibrahimovic e Robinho al Milan è stato inevitabilmente l'argormento del giorno anche nel ritiro azzurro di Coverciano. E proprio Andrea Pirlo ha spiegato la svolta di Silvio Berlusconi. "C'è stato molto vicino negli ultimi tempi, venendo spesso negli spogliatoi - ha detto il centrocampista -. Ora ci ha fatto gli ultimi due regali perché gli è tornata la passione. Devo essere sincero, all'inizio non me l'aspettavo; poi da qualche parola ho cominciato a capire". Di fatto, "il gap con l'Inter è colmato" sottolinea Pirlo. "Ora siamo costruiti per vincere in Italia e in Europa: con due nuovi attaccanti ci vorrà un po' di tempo per i meccanismi ma, possono giocare tutti e quattro insieme, Ibra, Pato, Ronaldinho e Robinho - spiega il regista che sostiene il 4-2-3-1 -. Anche l'anno scorso avevamo un centravanti e tre attaccanti dietro, e furono i due mesi migliori della stagione. Certo si dovranno sacrificare tutti e correre".
Ma tutte al milan dovevano andare .-.''
